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giovedì, Marzo 30, 2023

IO E LA BUGIA: PAROLA DI EMILIO GUAZZONE

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In epoca di pandemia, quando il consiglio principale è quello di stare a casa, giusto pensare a viaggiare. Non per niente il tema dell’edizione numero 45 del Campionato Italiano della Bugia è proprio “il viaggio”, fisico e mentale. Una dura e divertente prova per tutti, anche per chi ha dovuto forzatamente preparare il Bugiardino, simbolo dell’intera annata bugiarda: Emilio Guazzone.

Il vincitore della scorsa sezione grafica nazionale è stato costretto dagli organizzatori a dare vita alle proprie idee, realizzando un logo eccezionale, capace di portarti lontano con un gusto moderno e allo stesso tempo retrò (cosa voglia dire non lo sappiamo, ma ce lo hanno detto in tanti e allora ci fidiamo: a noi è sembrato solo favoloso).

Com’è nato il rapporto tra il Bugiardino d’oro in carica e Le Piastre? Perché ha partecipato? E ancora, com’è cambiata la sua vita dopo aver vinto il primo premio? Troppe domande, servono risposte e ce le dà proprio Guazzone, tutte assieme.


Ad essere sincero, fino a tre anni fa non conoscevo il Campionato della bugia. Anzi, per la verità non ero mai stato neanche a Le Piastre. Colpa mia, da toscano fiorentino avrei dovuto, almeno una volta.
Poi ho partecipato al campionato, su invito dell’amico Marco Fusi, e onestamente non pensavo che sarei stato tra gli autori segnalati. Una bella soddisfazione, per essere la prima volta.
Allora ho pensato di riprovare anche l’anno successivo. Premio ‘Pitillo’, della giuria popolare, una sorta di quarto posto; a dire il vero, non me l’aspettavo.
Ci ho preso gusto, e al terzo tentativo, nell’anno più diverso, più inaspettato, più bisestile di tutti, il famigerato venti-venti, ecco il primo premio, il Bugiardino d’oro. C’è bisogno di dirlo? Francamente non potevo crederci, ma questa volta ero stato il più bugiardo di tutti. Davvero. Che soddisfazione, ottenere il Bugiardino. E soddisfazione ancora più grande, l’onore oneroso di disegnare il bugiardino del futuro, quello da stampare sui diplomi, quello la cui immagine sarà su ogni patente di bugiardo 2021! Tema: il viaggio.
E allora si parte. E si parte in aereo. Il campanile di Sant’Ilario, trasformista bugiardino abituato alla finzione, a questo giro s’immedesima, col metodo Stanislao Moulinsky (provo sincero dolore per chi non ha capito la citazione, ebbene sì), nella fusoliera del biplano de Le Piastre Airlains, pronto a partire, con tanto di valigia.
Auguro a lui e a tutti i bugiardini del mondo, grandi e piccini, di fare un bellissimo giro, sorvolando zone rosse gialle e arancioni, nel rispetto delle regole e in piena sicurezza, con appuntamento a Le Piastre la prima domenica d’agosto
“.

Ti aspettiamo, Emilio, anche per ammirare la tua mostra personale che verrà esposta per le vie delle Piastre. Sarà vero? Sì, parola di bugiardi.

Il Bugiardino 2021 dedicato al viaggio
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