LE PIASTRE (Pistoia) domenica 2 agosto 2020 – E’ salito sul palco per spiegare come quella di Pinocchio sia la favola più “covidamente corretta”. Pinocchio infatti con il suo naso tiene automaticamente la distanza di sicurezza, ha a che fare con numerosi animali, dal gatto e la volpe alla balena, che com’è noto non trasmettono il virus e non vuole andare a scuola per mantenere il distanziamento sociale (sotto la Bugia vincitrice).
E’ Luca Palamidessi, viene da Montecatini ed è un abituè del podio de Le Piastre, dove ha già vinto una volta e altre è stato premiate: un vero professionista, insomma.
Il bambino più bugiardo d’Italia arriva anche lui da Pistoia, ha sette anni e si chiama Matteo Valente. A lui va il premio offerto da Il Tirreno e intitolato alla giornalista Lucia Prioreschi. Se lo è guadagnato raccontando delle magnifiche proprietà delle mele della strega di Biancaneve.
Sono loro i due vincitori della quarantesima edizione del Campionato italiano della Bugia, che si è concluso a Le Piastre (Pistoia).
Ai posti d’onore della sezione adulti Alessio Guardini da San Miniato (Pisa) che ha letto, davanti ad un foglio bianco, la sua bugia e Rachele Ignesti e Sara Ferrini da Firenze con la loro reinterpretazione in chiave favolistica del tema della violenza sulle donne.
Tutti i concorrenti si sono cimentati sul tema “Favole e bugie” nel centenario della nascita di Gianni Rodari.
Il premio per l’originalità della presentazione, dedicato al giornalista Giancarlo Zampini e offerto dal quotidiano La Nazione, è andato alle piccole Bianca e Dalia Scatizzi di Ponte Buggianese (PT) con la loro bugia sulle strade di cioccolata.
Le lauree honoris causa dell’edizione 2020 sono state attribuite a Marisa Schiano per aver raccontato per trent’anni fiabe ai bambini delle scuole pistoiesi, all’associazione Clowncare M’illumino d’immenso per aver rallegrato i bambini ricoverati in ospedale.
L’edizione 2020, arricchita dagli scherzi telefonici di Alessandro Masti di Radio Toscana, e dalla lectio magistralis di Gene Gnocchi, presidente onorario dell’Accademia della Bugia, è stata presentata di Fausto Livi con Ilaria Belli e si è conclusa con lo spettacolo gratuito di Emiliano Buttaroni e Aldo Toccafondi.
“E’ stata proprio un’edizione da favola con concorrenti e Bugie di qualità – conclude il magnifico rettore dell’Accademia della Bugia, Emanuele Begliomini – anche se era la prima senza il nostro fondatore Giancarlo Corsini che abbiamo ricordato e che consideriamo ancora tra noi, così come l’Accademico Calogero Armato. Un grazie alla Misericordia e alla Pro Loco de Le Piastre senza le quali non avremmo potuto fare tutto questo. Grazie al pubblico che, nonostante le restrizioni per il virus ha continuato a seguirci numeroso”.
L’allerta coronavirus ha cambiato radicalmente le nostre abitudini e le nostre vite e gli effetti si sono sentiti in tutti i campi. Il caso più recente è qeullo del Ministero dell’istruszione che ha pensato bene di riscrivere o addirittura censurare le principali favole proprio per calare meglio nella nuova realtà. Biancaneve e i 7 nani, ad esempio, è stata censurata: troppo pericoloso avere 8 persone sotto lo stesso tetto. Cenerentola, poi, non ne parliamo: andare a un ballo affollatissimo è un rischio troppo grande e poi provcare la scarpetta senza averla prima sanificata…una follia! Di Pollicino è uscita una versione “Lockdown” che però ha avuto poco successo perchè non potendosi allontanare più di 200 metri da casa non aveva neppure bisogno delle bricioline di pane per ritrovare la strada.
Ma l’elenco potrebbe essere lunghissimo; unico grande classico che si salva…Pinocchio. Quand’è un burattino di legno può temere giusto i tarli e non certo i virus. Ma pure da bambino è esempio per tutti: smette di andare scuola e così evita contatti ravvicinati con i coetanei, frequenta gatti, volpi, balene e grilli e tutti sappiamo che gli animali non trasmettono il contagio. E poi la cosa più importante: con quel naso così lungo tiene tutti ad almeno un metro di distanza.