

Da ormai qualche anno il simbolo della frottola piastrese viene rivisto dall’ultimo vincitore della sezione grafica. Ed è così che l’idea originale di Leonardo Begliomini (scultore nato e cresciuto a Le Piastre) prende forma seguendo il tema proposto dall’Accademia della Bugia. Quest’anno, per la seconda volta, è toccato a Marco De Angelis, matita prestigiosa nel panorama dell’illustrazione mondiale. Proprio lui ci spiega da cosa nasce lo splendido Bugiardino che identifica l’edizione numero 44 del Campionato della Bugia dedicato al mondo delle favole.
“Il tema di quest’anno -dice De Angelis- mi ha ispirato subito e mi è parsa la scelta giusta in occasione del centenario della nascita di Gianni Rodari, che sicuramente avrebbe amato un luogo come Le Piastre, dove la burla e l’immaginazione sono di casa. La fiaba racchiude essa stessa bugie e verità ed etimologicamente spesso il significato di favola si confonde proprio con quello di bugia, che si abbiano intenti morali o puramente scherzosi; quindi per il logo non potevo che immaginare il Bugiardino – già per sua natura personaggio dal carattere fiabesco – come un mago benevolo, ma anche allegro e birbone, artefice di racconti fantasiosi e creatore di bugiardi. Mi sono divertito a disegnarlo mentre vola su un foglio di carta e sparge bugie con la bacchetta magica, oppure mentre allunga simbolicamente i nasi a tanti personaggi delle fiabe, come quelli creati dai fratelli Grimm, da Andersen o La Fontaine, che di fantasia e bugie erano maestri. I protagonisti umani e animali delle favole più note, rappresentati nell’illustrazione che accompagna il premio di quest’anno, ora sono tutti ben dotati di nasone in stile Bugiardino e meritatamente dei veri bugiardi patentati. A ben vedere, tutti loro con le proprie bugie e personalità, chi vestito come un politico o chi come un professionista dell’informazione (c’è anche una nasuta poltrona governativa volante), sono lo specchio della realtà di sempre e di tutti i bugiardi, piccoli e grandi, della nostra società attuale“.
Il Bugiardino dell’autore romano è già pronto per far mostra di sé, abbellendo patenti, gadget, diplomi e tutto ciò che riguarda “l’anno bugiardo 2020”.