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venerdì, Giugno 2, 2023

LA BUGIA DIVENTA MUSEO

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Le Piastre (Pistoia) 5 agosto 2017 – Una piccola folla festante ha fatto da cornice ad un non usuale taglio della balla, che è un altro modo per definirFB_IMG_1502093144550e la Bugia: ha preso il via così, e non poteva essere altrimenti, l’avventura del primo ed unico Museo al mondo dedicato alla Bugia, presenti il sindaco di Pistoia, il presidente del Consiglio regionale, l’assessore regionale all’ambiente e altre autorità, locali e non.

Siamo a Le Piastre – spiega il Magnifico rettore della locale Accademia della Bugia, Emanuele Begliomini – da decenni il paese dei bugiardi e da oltre cinquanta anni in grado di organizzare il Campionato italiano dedicato ai migliori raccontatori fantastici. E da oggi abbiamo anche un Museo, attraverso il quale raccontiamo come la Bugia sia un genere che ha attraversato la storia del mondo e che qui è diventata arte di raccontare in modo diverso una realtà spesso così brutta da essere insopportabile”.Nove sale, di cui dedicata ai bambini e alle loro innocenti bugie, ed una che servirà alle numerose iniziative collaterali già in programma, la prima delle quali è, domenica 6 agosto, il primo pranzo al Museo della Bugia, con menù a tema.

I visitatori del Museo, che è e sarà ad ingresso gratuito, avranno la possibilità di scoprire come è nata l’arte di “aumentare la realtà” e quali sono i suoi segreti. Vedranno che è stato Dustin Hoffman in persona, prima ancora di girare Il laureato, nell’ormai lontano 1966 a dare il via al Campionato italiano della Bugia, ma anche che ben 4 secoli prima Nostradamus, passando da Le Piastre, in una sua famosa quartina, ne aveva preannunciato l’avvio.

Il percorso si snoda attraverso 61 pannelli, con 95 fotografie, 227 vignette, 80 articoli di giornali e periodici, 17 cartelli stradali bugiardi, 14 diplomi, 18 disegni di bambini, 17 locandine di eventi a tema. Non mancano alcuni esempi dei tipici prodotti dell’industria piastrese della Bugia, 1 specchio, una sagoma di legno, computer, proiettore, effetti audio e altre sorprese.

E’ il frutto – sintetizza il responsabile dell’allestimento, Mauro Begliomini – di un lungo lavoro volontario che ha messo insieme numerose competenze, da quelle elettriche a quelle elettroniche, a quelle impiantistiche. E’ la dimostrazione che con poche risorse economiche (abbiamo speso circa 30.000 euro) si possono ottenere grandi risultati se si è capaci di usare il massimo della fantasia e le soluzioni più economiche e pratiche”.

E snocciola quindi i numeri, tutti veri, del Museo della Bugia: dalle 8.540 lampadine al led che sono servite ad illuminare pannelli e oggetti, ai 256 di pannelli di pioppo fissati alle pareti, ai 122 metri di forassite utilizzati per passare i 380 metri di cavi elettrici e via ancora. Senza dimenticare le 1.250 viti impiegate per far star su listelli e pannelli e soprattutto le due bugie (candele) di cui è dotato il Museo della Bugia.

Forse è anche per queste sue stranezze che ha già destato vasto interesse, tanto che sono già arrivate qui a Le Piastre una troupe della Tv belga e una della CCTV, la China central television, la tv nazionale cinese. E le prenotazioni, fioccano.

E gli 80 abitanti de Le Piastre, già felici di detenere il piccolo record del miglior rapporto tra abitanti e musei, si godono l’accresciuta notorietà internazionale.

Ufficio stampa Accademia della Bugia Le Piastre, Tiziano Carradori, cell. 331 – 6759068

Tutti (o quasi) i numeri del Museo della Bugia de Le Piastre

0 come gli euro necessari per entrare a visitarlo

1 come l’armadio in cui sono custoditi e reperti museali

1 come il caminetto sotto il quale tutto ha avuto inizio

1 come il forno a legna della sala polivalente

1 come la sagoma di legno per le foto ricordo della visita

1 come lo specchio che completa il primo pannello

2 come i bagni a disposizione dei visitatori

2 come le candele (o bugie) di cui è dotato il Museo

9 come le sale visitabili

14 come i diplomi che hanno trovato posto alle pareti

17 come le locandine di eventi a tema mostrate

18 come i disegni realizzati dai bambini per il Museo

61 come i pannelli da cui è composta l’esposizione

80 come gli articoli di stampa mostrati

95 come le fotografie che vedranno i visitatori

122 come i metri lineari di forassite necessari per passarci i cavi elettrici

187 come i metri quadrati di superficie a dispozione dei visitatori

210 come i metri quadrati di superficie espositiva

227 come le vignette in mostra

256 come i metri lineari di pannello di poppo 4X4 fissati alle pareti

380 come i metri di cavi elettrici necessari a fornire corrente al Museo

8.540 come le lampadine a led utilizzate per dare luce alle sale

30.000 come gli euro del costo complessivo dell’allestimento del Museo

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