Il responsabile artistico della contesa tra vignettisti bugiardi dice la sua sul 41° Campionato Italiano della Bugia, tra museo, sezione italiana e quella internazionale.
«Quest’anno Pistoia è la capitale della cultura, e noi per ripicca si voleva portare il campionato della bugia a Rignano sull’ Arno, ma poi abbiamo pensato che Verdini non sarebbe stato d’accordo,allora si è scelto di avere come tema della Bugia la cultura e l’arte, per non fare sgarbi…a Vittorio, pardon…a nessuno».
L’esordio del colloquio con Marco Fusi, responsabile artistico della sezione grafica del Campionato Italiano della Bugia, lascia capire tutto: a lui non si può credere. E questa è una garanzia assai apprezzata a Le Piastre.
Forse è anche per questo che ormai da un lustro, il buon Marco spende il suo tempo in favore della contesa di Le Piastre. Armato di tastiera (che sia del telefono mobile o del PC non fa differenza) incalza, invoglia, invita e importuna i colleghi per farli partecipare al concorso di cui è responsabile. Il successo è sotto gli occhi di tutti, come spiega lo stesso Fusi.
«Quest’anno sono più di cinquanta i vignettisti italiani che si sono cimentati nel disegnare una bugia, a loro insaputa come va di moda ultimamente. Le opere in concorso sono 127 che si giocheranno il Bugiardino d’oro e i numerosi premi dopo aver superato l’esame della giuria, selezionata attraverso le primarie del partito del rinascimento italiano».
Disegnare e raccontare una bugia non è mai facile: il rischio di cadere nella battuta o nella barzelletta è dietro l’angolo. Un problema in più per i partecipanti.
«Il tema -prosegue Marco- dedicato a Pistoia Capitale Italiana della cultura ha messo a dura prova i vignettisti, perchè l’arte e la cultura di oggi, con gallerie compiacenti e le catene di librerie non è già essa stessa una enorme bugia? Però in tanti ci hanno provato e devo dire con grande successo. Li ringrazio tutti».
Un altro evento strettamente legato alla sezione grafica del Campionato è l’inaugurazione del museo. Un luogo dove si respira piastresità e universalità allo stesso tempo. Fusi ce lo spiega così:
«Si dice sempre che gli italiani hanno la memoria corta, specie sotto le elezioni, e allora cosa abbiamo pensato di fare?, semplice: un bel museo delle bugie, così ogni tanto ci si passa a fare un riassunto di tutte le panzane che ci hanno dato da bere, a Le Piastre e in tutta italia. In realtà non è solo questo, ma è anche difficile da spiegare. Conviene prendersi un giorno di pausa per visitare una cosa unica al mondo».
La bugia si è fatta internazionale e con enorme successo. Dopo tre edizione i concorrenti sono fioccati.
«Per quanto riguarda la sezione grafica posso dire che noi ci siamo messi già avanti, potendo ben dire e dimostrare che i vignettisti italiani sono i migliori del mondo. Naturalmente, a sostegno delle mie parole provvederò a coprire, di notte, con spray nero le magnifiche vignette che e i tantissimi autori stranieri ci ci hanno inviato quest’anno, e che si contenderanno l’agognato bugiardino straniero. Per cui, se volete ammirarle, non mancate di venire a Le Piastre il 5-6 agosto ( approfittate del fatto che ancora non ho capito come cacchio funziona sta bomboletta spray). vi aspettiamo tutti, però, a chi affermerà che ha letto almeno un libro nella sua vita verrà dato asilo politico nel caso Pistoia, la capitale della cultura, volesse inquisirlo per danno d’immagine».