Come da quattro anni a questa parte, il Chiorbaciov del giornale satirico on-line non mancherà sabato 5 e domenica 6 agosto. Quattro chiacchiere con lui in attesa di vederlo all’opera nel paese dei bugiardi.
Ormai divenuto un amico del Campionato Italiano della Bugia, Andrea Bonechi si presenterà anche quest’anno a Le Piastre, all’edizione numero 41 della contesa tra bugiardi. Il sabato sera 5 agosto allieterà il pubblico al “The Bugia Show”, mentre la domenica successiva sarà uno dei giurati che dovrà decretare il più bugiardo d’Italia dell’ano domini 2017. Andrea, con Lercio.it (su cui si firma come Chiorbaciov) ha scalato le vette della popolarità. A Le Piastre, però, ha lasciato un pezzo di cuore, come lui stesso lascia capire in una brevissima intervista.
1) Andrea, cosa significa Bugia per te?
Molta gente vede le bugie come una cosa negativa. Io non penso lo siano sempre: spesso sono semplicemente un modo per salvarsi dalla realtà. La Bugia per me è lo stesso: un modo per fuggire dalla realtà, ma in modo molto divertente.
2) Il Bugiardino d’oro è stato il primo riconoscimento ricevuto da Lercio.it, che valore ha per voi (puoi mentire spudoratamente)?
È stato molto importante. Non solo perchè è stato il primo premio ricevuto, ma soprattutto perchè molti di noi, che siamo sparsi in tutta Italia, si sono conosciuti proprio a Le Piastre. 3- Lercio è nato, come La Bugia, per fuggire la quotidianità e, al contempo, tentare di spiegarla attraverso il paradosso. No, non ci aspettavamo tutto questo successo. Personalmente ho sempre usato l’umorismo come valvola di sfogo, evidentemente abbiamo riempito uno “spazio” cibernetico che di sfogo ne aveva parecchio bisogno: siamo nati ben prima del concetto di “post-verità” di cui oggi tanto si parla. La nostra giornata redazionale è fatta di selezione, correzioni, insulti e, soprattutto, deviazione mentale fino a derive malate.
3) Vi aspettavate tutto questo successo? Puoi spiegarci come funziona una giornata redazionale tipo?
Lercio è nato, come La Bugia, per fuggire la quotidianità e, al contempo, tentare di spiegarla attraverso il paradosso. No, non ci aspettavamo tutto questo successo. Personalmente ho sempre usato l’umorismo come valvola di sfogo, evidentemente abbiamo riempito uno “spazio” cibernetico che di sfogo ne aveva parecchio bisogno: siamo nati ben prima del concetto di “post-verità” di cui oggi tanto si parla. La nostra giornata redazionale è fatta di selezione, correzioni, insulti e, soprattutto, deviazione mentale fino a derive malate.
4) Cos’è Le Piastre per te?
Le Piastre mi ricorda quando coi miei da piccolo salivo in montagna. E ci passo anche ora che vado in montagna con gli amici. È una sorta di “passaggio” tra l’abbandono dei problemi quotidiani e la quiete. Ora che sono più grande ho capito che i problemi non ci abbandonano lasciando un luogo, ma ci seguono dentro, in qualche posto dell’anima. Credo però che elaborarli in un luogo pacifico e tranquillo sia molto d’aiuto: chi vive a Le Piastre è maledettamente fortunato.
41° Campionato Italiano della Bugia. Il programma