Tutti i premiati nel corso della prima serata della trentottesima edizione del Campionato italiano della Bugia. Cremona città di bugiardi. Dalla pantegana camuffata da fagiano alla mozzarella al viagra.
Le Piastre (PT) 2 agosto 2014. È Anna Paola Lacatena, una sociologa che lavora alla Asl di Taranto, la scrittrice più bugiarda d’Italia. Si aggiudica il bugiardino d’oro messo in palio dall’Accademia della bugia de Le Piastre, organizzatrice della trentottesima edizione del Campionato italiano della bugia. E’ questo il verdetto emesso dallo scrittore Sandro Veronesi al cui giudizio finale sono state sottoposte le dieci migliori bugie scelte tra le ottanta partecipanti al concorso che proponeva come tema la menzogna a tavola.
Dopo la vincitrice si sono piazzati Maurizio Gilardi di Arese (MI) con la pantegana arrosto spacciata per fagiano e Ludovico Ferrari da Varallo (VC) per la sua storia sul polpo di lago, giunto terzo a pari merito con Anna Martinenghi di Cremona, che con la mozzarella blu al viagra tinta invece con i mirtilli si aggiudica anche, e per il secondo anno consecutivo, il premio intitolato al letterato Bartoli, assegnato dalla giuria popolare piastrese.
Il racconto vincitore si intitola “Cento lire” ed è una specie di nota autobiografica dell’autrice, che da piccola serviva nel ristorante gestito dal padre con il quale aveva un accordo: le avrebbe dato 100 lire ogni volta che avesse indovinato la portata ordinata dai clienti. E il suo breve racconto termina con il piacere di aver infine capito che era il padre ad indurre i clienti a scegliere il piatto da lei indicato per farle vincere la moneta.
“E’ diversa da tutte – scrive Veronesi nella motivazione – e non riguarda la sostanza che viene servita, ma una sfera molto più delicata e fragile, quella della forza trasmessa da un padre ad una figlia. Potrebbe benissimo, quella bugia, essere una pagina di un bel romanzo e leggendola si desidera essere quel padre o quella figlia o anche solo quei clienti che si fanno condizionare – insomma di esserci dentro in qualche modo.Chapeau”. Parole che, ovviamente, hanno entusiasmato la vincitrice che ha espresso il desiderio di interloquire direttamente con il vincitore del premio Strega 2006.
Viene invece da Roma il vincitore del bugiardino d’oro per la sezione grafica. E’ Marco De Angelis che ha sbaragliato tutti disegnando sotto la scritta “piatto tipico italiano, mozzarella e pomodoro” un contadino intento a mungere le mammelle di un enorme pomodoro, sicuramente transgenico. Al secondo posto Margherita Allegri di Cremona (città evidentemente di “bugiardi” visto che si è aggiudicata il podio sia nella sezione grafica che in quella letteraria) con il maquillage sulla lingua di un politico che prima di un discorso viene dipinta con gli zuccherosi colori dell’arcobaleno della pace. Terzo Gian Lorenzo Ingrami che ha disegnato un commensale intento a mangiare con coltello e forchetta veri una bistecca virtuale che fa bella mostra di sé dallo schermo di un tablet sistemato sulla tavola. Viene invece dalla vicina (a Le Piastre) Buggiano l’autore che si è aggiudicato il premio della giuria popolare intitolato al barbiere piastrese Pitillo. Giacomo Cardelli ha disegnato uno degli organizzatori dell’Expò 2015 che ha per tema “nutrire il pianeta” mentre parla ad una platea di bambini poveri a cui prima promette un pollo che poi invece si mangia avidamente davanti a loro.
Fantasia e satira di costume e politica risultano insomma in cima a tutti i migliori lavori bugiardi di scrittori e disegnatori.