
Andrea Pecchia ormai è un affezionato frequentatore del Campionato Italiano della Bugia. Cose belle che accadono a Le Piastre: uno partecipa al concorso e diventa quasi un organizzatore. Il caso di Andrea è emblematico, poichè inizio a partecipare quasi per caso. Potere di internet: galeotta fu un e-mail e dal 2009 non ha più smesso di essere piastrese. Eppure gira il mondo per mestiere, ma il tempo per dedicarsi al Campionato Italiano della Bugia lo trova sempre. Quest’anno è toccato a lui realizzare il fondale che abbellirà il palco, la maglietta bugiarda e il diploma e Le Piastre gli renderà merito con una mostra personale esposta per le vie del paese. Uno sforzo che merita una breve intervista. Eccolo qua Andrea Pecchia, romano di nascita, cittadino del mondo e, soprattutto, vincitore del 37° Campionato Italiano della Bugia.
Andrea, come hai conosciuto il Campionato?
Il mio agente mi ha chiesto di scegliere se volevo partecipare a Sanremo o al Campionato Italiano della Bugia; ho scelto quest’ultimo perchèpiù famoso e prestigioso.
Oramai sei diventato Piastrese, che emozione si prova?
Sono impazzito dalla gioia, ma il mio sogno e’ candidarmi come “matto” del paese e stare tutto il giorno seduto al bar a sparar cazzate.
Vincere il Campionato ti ha cambiato la vita?
Sì! Ora non mi crede più nessuno.
Mostre, lavori, obiettivi: cosa fa Andrea Pecchia quando non pensa alle bugie?
Mi nutro di arte e il mio obiettivo è mettere qualche chilo in più. Sto lavorando su vari progetti in giro per l’Europa, libri, animazioni, mostre , tra cui una scottante sul tema “Cibo” proprio sulle Piastre il prossimo mese di Agosto.