Lotito è stato lesto, cogliendo il consiglio arrivato dal presidente in pectore dalla federcalcio. Dalla capitale tranquillizzano: può continuare a mangiare qua le banane di cui è ghiotto.
Roma – Non era un’offesa a sfondo razziale, ma un consiglio per gli acquisti. Le parole di Carlo Tavecchio, espresse durante la conferenza stampa di candidatura alla FIGC, hanno suscitato un’incredibile ondata di critiche («L’Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che ‘Opti Pobà’ è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così»).
Subito si è scatenata una giostra di polemiche, quando in realtà non ce n’era bisogno. Il candidato alla presidenza della Federcalcio voleva solo porre all’attenzione mediatica un giocatore nigeriano di belle speranze, Opti Pobà, appunto. Il ragazzo sarebbe stato visto da Tavecchio in un recente viaggio in Africa, impressionandolo per le sue doti (pare si parli davvero di calcio), tanto da consigliarlo pubblicamente all’amico Lotito, davanti alle telecamere italiane. Il presidente della Lazio non ha perso tempo e si è mosso subito per accaparrarsi le prestazioni del giovane giocatore che, secondo quanto confessato successivamente da Tavecchio in una telefonata, corre così veloce ed è come se avesse tre gambe.
Polemiche, quindi, inutili. Unica lamentela avanzata da un dirigente laziale è di tipo culinario: «Se prima Pobà mangiava banane -ha spiegato- non vediamo come non possa continuare a farlo anche a Roma».