Il numero uno azzurro va giù pesante contro i colleghi di nazionale: «C’è chi non sa gestire la ricchezza».
ROMA – Quando Renzi propose il famoso Decreto per gli 80 euro di aumento in busta paga, non si stupì più di tanto delle polemiche. Chi diceva che erano pochi, chi che erano troppi, chi che erano finti, chi che non c’era copertura. Ma il Presidente del Consiglio mai e poi mai si sarebbe aspettato che questa sua invenzione sarebbe diventata la causa dell’eliminazione dell’Italia dai Mondiali del Brasile.
Almeno, questo è quello che sostiene Buffon: il portierone azzurro è, infatti, convinto che qualche suo compagno non abbia retto all’ emozione di un aumento tanto congruo del proprio ingaggio, al punto di non essere più in grado di concentrarsi e giocare con le giuste dosi di grinta e scioltezza. Non sono mancate le repliche più o meno piccate di alcuni dei compagni (“Io ho segnato molto più di te” gli ha gridato dietro Balotelli “quindi muto”; per non parlare di Cassano: “80 euro quanto fanno in lire???”). E c’è pure chi ha ventilato l’ipotesi che gli 80 euro valessero anche nelle vincite alle scommesse, immediatamente smentito dal portiere: “Cosa cacchio ne so, chi ha mai vinto alle scommesse???”
Comunque sia, malgrado le polemiche, Renzi non si è pentito del provvedimento. E c’è anche chi gli ha dato ragione. Chiellini ad esempio, ha dichiarato: “Senza quegli 80 euro avrei sentito i morsi della fame”.
Di Franco Cappelletti (esperto in Buffonate)