
Il cantante dei Negramaro selezionato per impartire i suoi ordini da bordo campo. A sorpresa potrebbe essere inserito come uno dei 23 giocatori oppure partire come dirigente.
Coverciano- La nazionale che presto volerà in Brasile per i mondiali di calcio, vuol fare le cose per bene anche nei dettagli. Prandelli, da tempo, aveva segnalato un problema. Vista l’ampiezza degli stadi, il caldo, lo stress e la confusione che, si spera, animerà gli spalti, potrebbero esserci problemi di comprensione tra panchine e giocatori.
Anche nella sua ultima conferenza stampa, il mister aveva sollevato la questione :«Un difensore? Macché, quello che mi manca è un urlatore». Questa carenza tattica spiega il perché del reintegro di Antonio Cassano tra i prescelti. Il talento di Bari vecchia, però, non deve aver convinto molto, probabilmente perché non parla italiano. La scelta, allora, è ricaduta su Giuliano Sangiorgi, cantante dei Negramaro e compositore dell’inno che accompagnerà gli azzurri in questa avventura. Le sue doti vocali sono risapute, ma potrebbe esserci una sorpresa. Prandelli gli ha chiesto di allenarsi con gli altri giocatori: probabilmente ne vuole valutare le capacità tecniche e potrebbe tornare più comodo di Pasqual. Nessuna sorpresa, quindi, se Sangiorgi andasse al mundial come uno dei 23 giocatori e non come dirigente. Dopo essersi sottoposto alle visite mediche, intanto, sta effettuando esercitazioni anche con il coach. Non è dato sapere se i suoi ordini saranno impartiti urlando oppure cantando. Una cosa è certa: la nostra nazionale non sarà forte, ma intonata almeno sì.