La triste storia del capo ultrà napoletano, intervistato negli studi Mediaset. Il suo racconto ha fatto commuovere la D’Urso.
“Nessuno voleva giocare con me quando andavo all’asilo. Mi prendevano in giro per il nome”. Genny ‘a Carogna si confessa con la conduttrice Barbara D’Urso. Questa è solo un’anticipazione dell’intervista rilasciata dal capo ultrà napoletano che ha contrattato con il giocatore partenopeo Marek Hamsik l’inizio della finale di coppa Italia. La partita, dopo la sparatoria tra ultrà con tre feriti, è iniziata con 40 minuti di ritardo.
LA SCOPERTA. Uno degli inviati di Barbara avrebbe scoperto, facendo un controllo all’anagrafe, che “‘a Carogna” costituisce parte integrante del nome di Genny e non si tratti di un semplice soprannome come sembrava in un primo momento. Da qui deriverebbero gli scherni dei bambini e la conseguente scelta del piccolo Genny di votare la sua vita alla violenza.
PICCOLE CAROGNE. Barbara, che durante il colloquio negli studi di Pomeriggio Cinque si sarebbe commossa, ha definito il capo ultrà al centro degli scontri prepartita una vittima del bullismo. L’intervista integrale, registrata il giorno dopo la finale di coppa Italia, verrà trasmessa in esclusiva la prossima settimana
di Bugan (esperto in ultrà e trasmissioni televisive)