Prosegue uno dei misteri italiani più discussi, dopo che dentro il Senatore è stato trovato solo un foglietto. Necessarie ancora tante indagini
Alla fine non c’era nulla di concreto. Il contenitore che Giulio Andreotti si portava sempre appresso a mo’ di gobba era quasi completamente vuoto. Lo ha fatto sapere la segreteria del ministero delle cose varie, dopo che il primo ministro, Matteo Renzi, ha tolto il vincolo di segretezza su questo e altri fatti che hanno caratterizzato la vita italiana dal dopoguerra in poi.
In molti pensavano che la propaggine fisica dell’epta-presidente del consiglio fosse lo scrigno dove venivano contenuti i molti intrallazzi dello Stato italiano. Molte le illazioni e le supposizioni fatte nei decenni, così come i tentativi di furto sempre andati a vuoto. Niente, invece, vi è stato trovato, al di là di un semplice foglietto con scritto: “Vi ho fregato ancora”. Una frase che, per alcuni, lascia aperta qualsiasi porta: che sia un messaggio da codificare? Lo scopriremo nei prossimi cinquant’anni.