Le Piastre (Pistoia) 3 agosto 2013 – Una bimba che decide di regalare un lavoro al padre disoccupato, ma per farlo è costretta ad una piccola bugia detta ad una suora. Questo, in sintesi, lo scritto della barese Annarita Lisco, che dopo essersi classificata terza lo scorso anno, stavolta sale sul gradino più alto del podio che la incorona la scrittrice più bugiarda d’Italia.
Scelta dallo scrittore Sandro Veronesi secondo il quale “non è nemmeno, tecnicamente parlando, una bugia, ma è comunque un atto d’infingimento, ed è di una purezza e di una profondità notevoli. In poche pennellate viene fuori un mondo”. Nella sua versione integrale, da domani, potrà essere letta su www.labugia.it, insieme alla seconda classificata, scritta da Giuseppe Guarino di Benevento e alla terza del bolognese Francesco Matteuzzi. Il premio della giuria popolare intitolato al letterato piastrese Alfredo Bartoli è andato invece ad Anna Martinenghi di Cremona, premiata grazie al suo “curriculum mortem”, la lettera che una quasi centenaria scrive alla morte per rivendicare per sé l’unico posto fisso sul quale è ormai possibile contare.