Da Le Piastre (PT) rotolano in campo i bugiardi per cambiare l’Italia. Bugiardiadi in corso per scegliere il candidato premier. Il voto slitterà di una settimana. Ma ne varrà la pena. Lo slogan? Diffidate delle imitazioni: i veri bugiardi siamo noi.
Le Piastre (Pistoia), 24 gennaio 2013 – Ormai, dopo l’ok del Viminale, è ufficiale: alle prossime politiche sarà in lizza anche il PDB, il neonato Partito della bugia, un gruppo nuovo a cui nessuno finora aveva mai pensato, che finalmente dà piena visibilità ad un costume vecchio come il mondo.
E il simbolo, un Pinocchio sorridente il cui naso all’aria sostiene un tricolore gonfiato dal vento, (vedi foto) sintetizza alla perfezione riferimenti ideali e propositi nella neo formazione.
L’idea è venuta all’Accademia della Bugia di Le Piastre, il paesino della montagna pistoiese che ogni estate, da oltre 40 anni, organizza il vero e unico Campionato Italiano della Bugia.
“Ci pare giusto – spiega Emanuele Begliomini, magnifico rettore dell’Accademia della bugia (esiste davvero, non è una bugia) – non scendere, non salire ma rotolare in campo anche noi per dare il nostro contributo per il bene del Paese. C’è bisogno di sincerità e noi lo diciamo apertamente: siamo bugiardi! Quindi diffidate delle imitazioni, lasciate perdere tutti gli altri partiti e votate per il nostro”.
Intanto sono in pieno svolgimento le Bugiardiadi, cioè le primarie del partito dei bugiardi. Serviranno a scegliere il candidato premier del Pdb: sarà chi la spara più grossa. E sarà anche una bella lotta. C’è tempo fino a lunedì, dato che il Viminale, visto il preminente interessa nazionale, ha concesso una proroga per la presentazione ufficiale della lista del Pdb. E ha promesso di far slittare il voto di almeno una settimana per permettere al Pdb di svolgere un’adeguata campagna elettorale.
“I veri democratici – rincara Begliomini – siamo noi. Infatti designeremo il nostro premier e i nostri candidati tra tutti coloro che invieranno una bugia bella e buona a accademiabugia@gmail.com entro le 12 di domenica prossima. Possono partecipare tutti e da tutta Italia. Astenersi perditempo e soprattutto esponenti di altri partiti”.
Intanto il Senato accademico sta lavorando alacremente alla predisposizione del programma, che spazia dalle infrastrutture (con il no al Ponte sullo stretto e il sì al riaccostamento della Sicilia alla Calabria) all’ambiente (con l’idea di costruire più case sugli alberi oppure più alberi sulle case), dalla sanità (arginarne la caduta libera con il Viagra, approfittando della scadenza del brevetto) alla politica estera (con l’uscita dall’Europa e l’entrata in Alaska quando fa caldo e in Tanzania quando fa freddo).
Sui manifesti elettorali del Pdb campeggiano vari slogan: da un ottocentesco “Bugiardi di tutto il mondo, unitevi” ad un più moderno “Noi ve lo diciamo prima”, al competitivo “Diffidate delle imitazioni: i veri bugiardi siamo noi”.